Levi non ha ancora risposte da Einaudi sul dramma di Frӧhlich Vier Wände (“Quattro mura”). Levi parla del successo della Tregua e degli inviti che riceve per presentarlo. Ha letto a sua volta la prova di traduzione di Picht, che giudica buona.
24 novembre 1963
Caro Sig. Frӧlich,
La prego di scusarmi se Le rispondo con tanto ritardo: dopo di aver sollecitato da Einaudi una risposta circa il Suo dramma Vier Wände, ho atteso finora (ma invano) un sì oppure un no.[1] Le scriverò ancora, non appena saprò qualcosa di nuovo; ma sono ormai abituato a questa estrema lentezza di tutte le faccende editoriali.
La ringrazio per il Suo interessamento a La tregua. Il libro sta andando abbastanza bene: 40000 copie in pochi mesi, il che in Italia non è molto comune. Ho ricevuto in visione un saggio di traduzione del Sig. Picht,[2] che mi è parso sostanzialmente buono; anche la traduzione inglese è in corso;[3] ricevo inoltre molte lettere da lettori, e inviti a parlare del libro in varie città (non posso purtroppo accettarli tutti). Tutto ciò è gradevole, ma ha ridotto il mio tempo libero in misura paurosa: devo rinunciare a molte ore di sonno, sono stanco e nervoso e non ho più voglia di fare il chimico.
Sarò assai lieto di passare qualche ora con Lei se verrà a Torino in primavera: riceva per intanto i più cordiali saluti e auguri
Suo,
Primo Levi
24 novembre 1963
Caro Sig. Frӧlich,
La prego di scusarmi se Le rispondo con tanto ritardo: dopo di aver sollecitato da Einaudi una risposta circa il Suo dramma Vier Wände, ho atteso finora (ma invano) un sì oppure un no[1]. Le scriverò ancora, non appena saprò qualcosa di nuovo; ma sono ormai abituato a questa estrema lentezza di tutte le faccende editoriali.
La ringrazio per il Suo interessamento a La tregua. Il libro sta andando abbastanza bene: 40000 copie in pochi mesi, il che in Italia non è molto comune. Ho ricevuto in visione un saggio di traduzione del Sig. Picht,[2] che mi è parso sostanzialmente buono; anche la traduzione inglese è in corso;[3] ricevo inoltre molte lettere da lettori, e inviti a parlare del libro in varie città (non posso purtroppo accettarli tutti). Tutto ciò è gradevole, ma ha ridotto il mio tempo libero in misura paurosa: devo rinunciare a molte ore di sonno, sono stanco e nervoso e non ho più voglia di fare il chimico.
Sarò assai lieto di passare qualche ora con Lei se verrà a Torino in primavera: riceva per intanto i più cordiali saluti e auguri
Suo,
Primo Levi
November 24, 1963
Dear Mr. Frӧlich,
Please forgive me for being so slow to reply: after following up with Einaudi regarding your play Vier Wände, I have been awaiting (in vain) a yes or no.[1] I will write you again as soon as I have news; but by now I am accustomed to the publishing world’s extreme slowness.
Thank you for your interest in The Truce. The book is doing rather well: 40,000 copies in just a few months, which is not very common in Italy. I received a sample translation by Mr. Picht[2] for my review, and it struck me as quite good;[3] an English translation is also underway. I am getting a lot of letters from readers, too, as well as invitations to talk about the book in various cities (unfortunately I cannot accept them all). All of which is pleasing, but has also frightfully reduced my free time: I have to give up several hours of sleep, I am tired and nervous and no longer wish to continue my work as a chemist.
I would be very glad to spend a few hours with you if you come to Turin next spring: for now, I send my warmest regards and best wishes,
Yours,
Primo Levi
24 novembre 1963
Caro Sig. Frӧlich,
La prego di scusarmi se Le rispondo con tanto ritardo: dopo di aver sollecitato da Einaudi una risposta circa il Suo dramma Vier Wände, ho atteso finora (ma invano) un sì oppure un no.[1] Le scriverò ancora, non appena saprò qualcosa di nuovo; ma sono ormai abituato a questa estrema lentezza di tutte le faccende editoriali.
La ringrazio per il Suo interessamento a La tregua. Il libro sta andando abbastanza bene: 40000 copie in pochi mesi, il che in Italia non è molto comune. Ho ricevuto in visione un saggio di traduzione del Sig. Picht,[2] che mi è parso sostanzialmente buono; anche la traduzione inglese è in corso;[3] ricevo inoltre molte lettere da lettori, e inviti a parlare del libro in varie città (non posso purtroppo accettarli tutti). Tutto ciò è gradevole, ma ha ridotto il mio tempo libero in misura paurosa: devo rinunciare a molte ore di sonno, sono stanco e nervoso e non ho più voglia di fare il chimico.
Sarò assai lieto di passare qualche ora con Lei se verrà a Torino in primavera: riceva per intanto i più cordiali saluti e auguri
Suo,
Primo Levi
24 novembre 1963
Caro Sig. Frӧlich,
La prego di scusarmi se Le rispondo con tanto ritardo: dopo di aver sollecitato da Einaudi una risposta circa il Suo dramma Vier Wände, ho atteso finora (ma invano) un sì oppure un no[1]. Le scriverò ancora, non appena saprò qualcosa di nuovo; ma sono ormai abituato a questa estrema lentezza di tutte le faccende editoriali.
La ringrazio per il Suo interessamento a La tregua. Il libro sta andando abbastanza bene: 40000 copie in pochi mesi, il che in Italia non è molto comune. Ho ricevuto in visione un saggio di traduzione del Sig. Picht,[2] che mi è parso sostanzialmente buono; anche la traduzione inglese è in corso;[3] ricevo inoltre molte lettere da lettori, e inviti a parlare del libro in varie città (non posso purtroppo accettarli tutti). Tutto ciò è gradevole, ma ha ridotto il mio tempo libero in misura paurosa: devo rinunciare a molte ore di sonno, sono stanco e nervoso e non ho più voglia di fare il chimico.
Sarò assai lieto di passare qualche ora con Lei se verrà a Torino in primavera: riceva per intanto i più cordiali saluti e auguri
Suo,
Primo Levi
November 24, 1963
Dear Mr. Frӧlich,
Please forgive me for being so slow to reply: after following up with Einaudi regarding your play Vier Wände, I have been awaiting (in vain) a yes or no.[1] I will write you again as soon as I have news; but by now I am accustomed to the publishing world’s extreme slowness.
Thank you for your interest in The Truce. The book is doing rather well: 40,000 copies in just a few months, which is not very common in Italy. I received a sample translation by Mr. Picht[2] for my review, and it struck me as quite good;[3] an English translation is also underway. I am getting a lot of letters from readers, too, as well as invitations to talk about the book in various cities (unfortunately I cannot accept them all). All of which is pleasing, but has also frightfully reduced my free time: I have to give up several hours of sleep, I am tired and nervous and no longer wish to continue my work as a chemist.
I would be very glad to spend a few hours with you if you come to Turin next spring: for now, I send my warmest regards and best wishes,
Yours,
Primo Levi
Info
Note
Tag
Mittente: Primo Levi
Destinatario: Hans Jürgen Fröhlich
Data di stesura: 1963-11-24
Luogo di stesura: Torino
Descrizione del documento:lettera ds. su carta intestata con firma ms. a biro nera, mm 145x225.
Archivio: Deutsches Literaturarchiv, Marbach
Segnatura: Levi, Primo Frӧhlich, Hans J. 1962-1985; o.D
Fogli: 1 solo recto
Intestazione:PRIMO LEVI | Dottore in chimica | TORINO | Corso Re Umberto 75 | Telef. 586.025
DOI:
1Tra la parentesi e «un sì oppure un no» è presente una correzione ds. di Levi che cancella «una risp» con una serie di x.
3Stuart Woolf, storico e traduttore inglese di Se questo è un uomo, aveva iniziato a lavorare alla Tregua nell’autunno del 1963. Nel caso del primo libro, Levi aveva seguito passo passo la versione inglese perché Woolf si trovava a Torino, che poi aveva lasciato per trasferirsi all’Università di Cambridge. The Truce uscirà per Bodley Head nel 1965; per approfondire si veda la Scheda relativa.