Solženicyn, Aleksandr Isaevič (1918-2008)

Combatté come ufficiale dell’Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. Arrestato nel 1945 per le critiche rivolte a Stalin nel proprio carteggio privato, venne internato in un campo di lavoro per otto anni. Da questa esperienza scaturì la sua attività di scrittore. La censura sovietica si abbatté su molte sue opere e culminò nel 1974 con l’espulsione dall’URSS. Le pagine del suo Arcipelago Gulag (1973) sono una fondamentale testimonianza del funzionamento dei campi di concentramento sovietici. Lo scrittore è potuto tonare in patria solo nel 1994.

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